Mentre il paese si prepara alla festa dell'Assunta con i suoni che già si irradiano dal paese vicino grazie all'organizzazione di giovani ingegnosi, riporto un episodio che mi appena accaduto. Può essere stato puramente incidentale, ma mi piace credere che sotto ci sia lo zampino di qualcun altro.
Sono tornata a casa alle 19.00, dopo aver trascorso la giornata in Val di Fassa. Appena arrivata ho trovato i nipotini dei vicini assiepati sul guard-rail e li ho salutati con enfasi, poi ho proseguito verso casa. Mi sono cambiata e mi sono trattenuta in tutto una mezz'ora. Come metto piede fuori di casa, trovo un topo morto sullo zerbino, ben posizionato, là, nel centro, sistemato a dovere. Ora, ho piena coscienza che i gatti locali sono predatori e vanno a caccia. Mi sorprende che in 44 anni di soggiorno in questo paese nessun gatto indigeno si sia mai degnato di manifestarmi la sua riconoscenza depositandomi una preda innanzi alla soglia di casa, e di randagi ne ho nutriti diversi. Mi sorge il sospetto che la sciagurata bestiola defunta, sicuramente vittima di qualche felino, sia stata trasportata lì da mani d'uomo, visto che al mio ingresso non c'era. Essendo l'auspicio tutt'altro che confortante, mi chiedo quanta intelligenza ci possa essere negli adulti che muovono le fila di tali suggerimenti. Grazie di cuore e buon Ferragosto. Devo dire che avete veramente capito il senso pieno dell'assunzione di Maria al cielo. E domani stonate pure i Vespri.