domenica 3 luglio 2011
Cuore di Gesù
Altra festa, altra processione. Adesso sono al completo fino a Ferragosto. A parte gli scherzi, amo il reiterarsi di queste tradizioni con le donne in costume i cui grembiuli variopinti svolazzano sollevati dalle prime dolci brezze estive. Gli uomini avanzano meravigliosamente vestiti indossando gli stuoi e richiamando memorie di un tempo che fu. Ho fatto un discreto tour de force... meno di 24 ore a Colle, ma credo ne sia valsa la pena. Ormai il sabato devo solo interrogarmi se tornare a casa dopo il lavoro o prendere l'autostrada... in fondo conosco una coppia che per più di 20 anni ha fatto Milano-New York ogni week-end (Lui prof. alla NY University, Lei prof. in Lombardia). La stagione volge al meglio (trascurando qualche intemperanza artica della notte) e il Civetta, stamattina, era davvero incantevole. Non mi stancherò mai di guardare le montagne, non sarò mai sufficientemente appagata. Nei boschi ci sono queste grandi radici ritorte che si ergono dal suolo con una forza quasi sovrumana e un'eleganza sobria e maestosa. Il cielo, quand'è terso, si appoggia sullo sfondo come una tela che nessun mortale potrà mai dipingere così bene. La scorsa settimana il mio signor Pelmo troneggiava fiero, irrorato di luce accecante. E' più che una semplice contemplazione, è un'estasi. Il mondo che i miei occhi cittadini osservano è anche il mio mondo, per quanto asintomatico possa suonare. E' la vita nascosta della mia anima.
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