domenica 11 agosto 2013

Hogwarts e Buchenstein

Nella famosa saga di Harry Potter, il bambino che impara le arti magiche nel fantastico castello di Hogwarts, i personaggi sono suddivisi in tre gruppi di appartenenza: ci sono i purosangue (ovvero coloro che sono maghi da parte di madre e di padre); i mezzo sangue (coloro che hanno un solo genitore mago) e infine i "babbani", cioè i comuni mortali.
Non so se un cartello, adesso, che segnala in lingua teutonica l'ingresso a Buchenstein (come se il fortunato visitatore mettesse piede in un contado straniero o in un mondo diverso e parallelo), possa considerarsi davvero messaggio di benvenuto.
Mi pare di aver rilevato che i confini vengono ben segnati, oltre che dalle palesi linee incise su una cartina geografica, dal reiterarsi di comportamenti che inequivocabilmente sanciscono la volontà di appartenenza a una "razza" piuttosto che a un'altra.
Sono stati creati centri estivi solo per bambini "ladini", quasi che la ladinità fosse prerogativa esclusiva di un ceppo piuttosto che di un altro, per cui la frequentazione di tali circoli esclusivi è riservata a pochi privilegiati  ladini DOC, mentre i figli degli altri sono destinati all'esclusione e/o detenzione in quella che viene definita spregiativamente "la terra di nessuno". Credo che pure Tolkien si sentirebbe sfidato...
Mi domando se il bambino ladino di origine controllata, ovvero il purosangue, abbia qualche segno particolare che immediatamente lo immette nel gotha degli eletti. Che dire dei bambini che nascono da genitori di paesi diversi? Quelli che sono ladini a metà, secondo gli standard comuni? Dove li collochiamo?
Tralascio di considerare "gli impuri", ovvero coloro nelle cui vene scorre solo sangue italiano o magari persino extracomunitario...
Ma, del resto, se pure in occasione dell'amministrazione di un Sacramento come la Comunione, ci si mette a discutere per la scelta della chiesa, perché il bambino ladino DOC non si può contaminare entrando in una chiesa "straniera", si ha l'immagine spaventosa del tasso di xenofobia e della radicata e disastrosa ostilità verso qualsiasi forma di integrazione.

Atlante Toponomastico

Ieri pomeriggio, alle 18.00, è stato presentato a Santa Fosca l'atlante toponomastico di Selva di Cadore. L'opera è il risultato di un impegno decennale e offre una panoramica del territorio con puntuali e precise indicazioni di nomi di località, pascoli, cime e zone boschive. La ricognizione, condotta con rigore, ha permesso di recuperare il ricco patrimonio toponomastico di un'area decisamente vasta, garantendo così la permanenza nella memoria di tradizioni il cui perpetuarsi nei secoli ha conferito ad ogni ambiente la propria denominazione.
Un viaggio, dunque, non solo geografico per chi avesse voglia di seguire un eventuale itinerario sull'atlante, ma un più prezioso viaggio nella storia e nei ricordi di un popolo che su quelle terre ha costruito un mondo, vissuto, sofferto e significativamente lasciato una traccia imperitura "dando un nome a tutte le cose".

mercoledì 8 maggio 2013

LAVORO

Non mi rinnoveranno il contratto,  per cui da settembre sono a piedi... (sta diventando un'abitudine in questo Paese).
Per chi avesse info su eventuali possibilità di impiego anche nelle valli, mi rendo disponibile ad ascoltare con piacere.
Grazie.

domenica 7 ottobre 2012

Novità - libri e dinosauri

Ok ragazzi, sono stata un po' assente e di cose ne sono successe. Vincenzo Agostini ha pubblicato un libro Il furto delle opzioni, decisamente ben scritto, si rileva che è una persona colta e dententore di una profonda e indiscussa conoscenza dei luoghi che descrive e della loro storia. La qualità del linguaggio è aulica, con una precisa inclinazione alla qualificazione laborosia di scene e personaggi, una volontà introspettiva unica e personale che fanno del testo un insolito e interessante vademecum psicologico oltre che sociologico. La scansione è un po' lenta, ma vale la pena soffermarsi per gustare la dimensione raffinata  dei protagonisti e delle loro vicende.
Come potete notare non sono sempre malvagia, ma riesco anche ad essere sinceramente oggettiva.
Novità numero 2: il Corriere delle Alpi riporta la recente scoperta di orme di dinosauro sul Monte Pelmo.
Se volete un consiglio appassionato, approfittatene. Valgono molto di più delle miniere del Fursil, per le quali sono stati investiti 900mila euro dei Fondi Sociali Europei.
Tre: mi sto attivanndo per riportare in vita l'attività agricola del mio maso.
Se trovo le persone giuste e Dio m'assiste, credo che mi dovrete sopportare per più di un mese all'anno.
Insomma ci sono lavori in corso, ma la cosa alla quale penso maggiormente è ridare a Colle i fasti di un tempo. Sarebbe bello poter condividere e far conoscere al mondo la squisita bellezza di quelle montagne che, per nascita, chiamo anche un po' mie.
Per quanto io possa occasionalmente sembrare dura e critica, sono mossa da un sincero affetto verso luoghi a me cari che vorrei risplendessero della luce delle stelle.
Se ne convenite con me, capirete che ogni iniziativa economica che arricchisca il paese in termini di afflusso monetario e turistico, è una scelta decisiva.
La mia opinione è che vadano sfruttati i settori di interesse, quelli che richiamano il pubblico.
In una società cosmopolita e legata alla dimensione cittadina, propongo di rivalutare e sfruttare i beni della terra e le loro risorse. Va di moda il biologico, la gente impazzisce per i prodotti senza concimi chimici e pesticidi. Inoltre la maggior parte delle persone ha perso il legame con la vita naturale. Quanti bambini di città hanno mai visto una mucca dal vivo?
Per cui il mio suggerimento è in tal senso: creare realtà che diano ai cittadini l'esatta immagine della vita secondo natura.

martedì 14 agosto 2012

TOPI e Ferragosto

Mentre il paese si prepara alla festa dell'Assunta con i suoni che già si irradiano dal paese vicino grazie all'organizzazione di giovani ingegnosi, riporto un episodio che mi  appena accaduto. Può essere stato puramente incidentale, ma mi piace credere che sotto ci sia lo zampino di qualcun altro.
Sono tornata a casa alle 19.00, dopo aver trascorso la giornata in Val di Fassa. Appena arrivata ho trovato i nipotini dei vicini assiepati sul guard-rail e li ho salutati con enfasi, poi ho proseguito verso casa. Mi sono cambiata e mi sono trattenuta in tutto una mezz'ora. Come metto piede fuori di casa, trovo un topo morto sullo zerbino, ben posizionato, là, nel centro, sistemato a dovere. Ora, ho piena coscienza che i gatti locali sono predatori e vanno a caccia. Mi sorprende che in 44 anni di soggiorno in questo paese nessun gatto indigeno si sia mai degnato di manifestarmi la sua riconoscenza depositandomi una preda innanzi alla soglia di casa, e di randagi ne ho nutriti diversi. Mi sorge il sospetto che la sciagurata bestiola defunta, sicuramente vittima di qualche felino, sia stata trasportata lì da mani d'uomo, visto che al mio ingresso non c'era. Essendo l'auspicio tutt'altro che confortante, mi chiedo quanta intelligenza ci possa essere negli adulti che muovono le fila di tali suggerimenti. Grazie di cuore e buon Ferragosto. Devo dire che avete veramente capito il senso pieno dell'assunzione di Maria al cielo. E domani stonate pure i Vespri.

sabato 19 maggio 2012

REGOLE

Mi giunge voce che ci siano dei nuovi regolieri, fra cui Celestino e Federico Agostini. A loro vanno le mie più sentite congratulazioni. Ho anche appreso che Silver organizzera una festa in baita per celebrare le ultime vittorie di Luca Colleselli sul fronte della caccia in terra slovena e che il Sig. Angelo Frena, come di consueto, presterà la sua mirabile arte ai fornelli.
Per il resto sono rimasta allibita dal fatto di aver dovuto, amaramente, constatare l'assoluta mancanza di accoglienza dimostrata nei confronti di due ragazzi che si faranno un viaggio dall'America per ricercare le loro origini.  Non si tratta solo di parenti miei. Hanno svariati parenti anche a Colle, persone che spesso e volentieri si sono prese la briga di varcare l'oceano per farsi le vacanze in Argentina. Non mi sorprendo che il paese sia destinato a morire. Se il paese è così ossidato nella difesa della propria individualità e non si apre alle novità che vengono dal mondo esterno, ai mille richiami che può offrire la vita, perché non si mette mai in discussione, allora non vi è che un esito: la decadenza inevitabile. Mi rendo conto che è difficile relazionarsi con persone che parlano solo spagnolo o al limite inglese, quando non si esce dal guscio del ladino elevato a lingua privilegiata e unica. Mi rendo, parimenti, conto che forse non ci sono argomenti in comune. Se è questo che volete, continuare a far finta di essere eroi di una stirpre incompresa... auguri. Per me potete morire in pace.

giovedì 17 maggio 2012

SOS





Questi sono i miei cugini argentini, Priscila e Leandro Costalta. Sono di origine italiana. Il loro nonno Rodolfo è immigrato a Buenos Aires all'inizio del 1900. Arriveranno a Colle il 1° giugno e rimarranno fino al 3 per vedere i luoghi da cui i loro antenati sono partiti. Purtroppo non sono riuscita a trovare significativi responsi in ambito familiare (staranno da Oscar) prima di raggiungermi a Firenze. Katia (Sief), l'unica che si è davvero resa disponibile in quel periodo sarà in Svezia, per cui lancio un appello: potete aiutarli mentre saranno in paese? Vorranno visitare i posti cari alle loro memorie e, oltretutto, devono conoscere gli orari delle corriere e dei treni per arrivare a Firenze. Se mi potete dare una mano, ve ne sarei grata. Il mio indirizzo di posta è: saraharket@hotmail.com . In sintesi mi servono gli orari delle corriere da Venezia a Colle e da Colle a Belluno compresi di festivi. Grazie!

lunedì 23 aprile 2012

Aprile


APRIL is the cruellest month, breeding
Lilacs out of the dead land, mixing
Memory and desire, stirring
Dull roots with spring rain.
Winter kept us warm, covering         5
Earth in forgetful snow, feeding
A little life with dried tubers.


T. S. Eliot - The Waste Land, 1922
(Aprile è il mese più crudele, genera
Lillà da terra morta, confondendo
Memoria e desiderio, risvegliando
Le radici sopite con la pioggia di primavera.
L'inverno ci ha tenuti al caldo, coprendo
La terra con neve senza memoria, nutrendo
Una piccola vita con tuberi rinsecchiti.)
(La terra desolata)