Questo è il mio ultimo post. In tutta sincerità, malgrado mi si accusi del contrario, sono io stanca di vedere le mie parole usate e distorte nei modi più vili. Non voglio più creare problemi e nemmeno averne. Laddove io possa aver offeso e ferito, chiedo di porre ammenda. Nell'abbandonare questi spazi, faccio però un percorso a ritroso, e voglio raccontare una storia, una storia vera.
Il dolore ti fa fare strane cose. Io credo di aver incanalato parte della mia sofferenza e della mia nostalgia tra le pagine di un libro. Lo scopo primario non era certo quello di scatenare l'inferno. In più mi piaceva un ragazzo e mi piaceva pensare di poter scrivere di lui. Ho sempre avuto una visione estremamente ideale di tutto, senza prevedere le conseguenze. Ma non ho mai usato le parole, lo scritto, per conseguire uno scopo. Volevo solo conoscere una persona. E le potevo soltanto scrivere. Questa, in realtà, è la storia che ha generato tanto scandalo e di cui mi si accusa sostenendo che mi servo di terzi per farmi pubblicità.
E' per questo che me ne vado. Perché, se come sostenete io non ho capito niente del vostro mondo perfetto, in cui tutto riluce della splendida bellezza della rocce dolomitiche, voi non avete colto né mai coglierete, forse, la natura e l'essenza più profonda della mia anima. Ho aggredito, lo riconosco. Ma vengo attaccata continuamente alla giugulare. E' stata solo legittima difesa.
mercoledì 31 agosto 2011
lunedì 29 agosto 2011
Il mondo alla rovescia
Per essere una tanto detestata sono anche una che viene letta. Riferite a Soratroi che le sue reazioni sono ben accette e che erano anche calcolate. La sua parcella professionale verrà saldata. Quanto al resto, se questo sia o meno gossip, oppure una dichiarazione di uno stato della mente o una sofferenza dell'anima, invoco la sentenza più alta di altri giudici. Ribadisco che, nel non essere accettati, si usano le differenze e non le somiglianze e si affilano le punte acuminate delle proprie lance. Il mio mondo è fatto di parole. Come io usi i sintagmi e le sillabe per innalzare e distruggere è frutto della mia caparbietà e, sicuramente, dell'isolamento nel quale sono stata reclusa. Per certo rifiuto l'accusa di usare i miei metodi per accaparrarmi la simpatia della gente. Dal libro non ho riscosso diritti, ergo, non ci sono stati guadagni materiali. Ho, in compenso, la certezza, di non valere così poco se suscito reazioni tanto devastanti. In genere l'inettitudine e la stupidità generano solo indifferenza. Per cui, dato che sono stata bandita dalle lungimiranti e proverbiali grazie del nuovo Messner, fategli giungere forte e chiaro il seguente monito (già per altro espresso): la fama non è un fatto reale, io sono ciò che decido di essere, non ciò che gli altri pensano di me. Mi sorprende vedere la rabbia, laddove il mio essere nulla, tanto evocato, dovrebbe dare luogo al silenzio. Mi sorprende, altresì, che possa conoscere tanti dettagli quando palesemente declara che non mi legge e che quello che scrivo è spazzatura. Dite anche a Gianpaolo che vede ciò che vuole vedere attraverso la cortina offuscata dei suoi occhi. E poi, come si direbbe per legge, sia fatto salvo e impregiudicato ogni altro diritto.
domenica 28 agosto 2011
La striscia di Gaza e gli intoccabili
Siamo arrivati al punto in cui il limite ultimo per me di espansione territoriale coincide con la curva della strada che mi porta a Pont. Oltre quel limite, come giustamente ha osservato Silver, il terreno è minato e, metaforicamente, il chioschista, illuminato da reminescenze geo-politiche, ha definito la zona terreno di conflitti, ovvero "La striscia di Gaza".
Là risiedono gli "untouchables" e per chi abbia mai visto "Il Padrino" di Coppola, non credo siano necessarie ulteriori spiegazioni. Sono la casta eletta, un manipolo di pseudo-politicanti che decidono le sorti del paese.
Detto questo, voglio inserire in questa sede il resoconto di una mia esperienza per chiarire come la "casta" scelga e gestisca i suoi intrattenimenti.
Ho partecipato a una serata alle scuole che aveva come tema la proiezione di un video sull'ascesa all'Aconcagua. Mi sono sorpresa nel dover constatare che gli interventi non sono ammessi se non gestiti come in prima media, ovvero per alzata di mano, con il professore di turno che ti concede di intervenire solo e quando lo decide lui. In una pausa dialogica in cui di permetti di fare un'osservazione (e pure encomiastica, aggiungo) vieni trattata al pari del nemico da eliminare a suon di mitra. Inesistente il senso dell'umorismo, che potrebbe risollevare simili serate dall'ossidata commiserazione per uno scalatore, il quale, dopo aver progettato per un anno una spedizione, si è fermato a 4000 metri perché aveva dimenticato a casa il diuretico. Se non si arriva in vetta, a 6950, come richiesto dalla via del trekking perché si soffre di male d'altitudine, il mondo va comunque avanti. Non è esattamente come perdere una gamba in un conflitto a fuoco mentre stai portardo soccorsi sulla linea di guerra tra l'Eritrea e l'Etiopia. Tutta questa presunzione altezzosa da galli cedroni con la coda spiegata che non riconosce la semplicità e la vittoria di chi lo merita (ovvero di chi veramente la vetta se l'è conquistata) deve essere messa a tacere. Ma già. Chi arriva per primo merita solo un filmato di venti minuti. Chi non arriva, invece, si gode il plauso delle folle e gli abbracci di tronfi palloni gonfiati biondi della casta locale. Se è lecito citare Sant'Agostino (e scomodiamo pure un santo per le intemperanze da andropausa di uno scalatore) se ti dai tanto da fare per conquistare una cima, ti inerpichi, sali, fai tanta fatica, e poi non riesci a trovare te stesso, che senso ha?
Per questa citazione devo ringraziare Ivano Pallua.
La sintesi del mio discorso è che si possono apprezzare idealmente le capacità di una persona, come quelle di un alpinista, che sono indubbie, perché lassù, o a metà della strada o ovunque si trovi prima di conquistare la cima, ha una visione del creato che io non avrò mai, che io potrò solo IMMAGINARE.
La cesura sta nel fatto che per quanto grande, ammirevole, ammirato e prode possa essere l'alpinista, se lo liberi da atrezzatura e scarponi, il più delle volte, resta solo un uomo. E spesso un uomo mediocre.
Mi sono dovuta, amaramente, convincere di questo. Per cui, rivolgendomi a quanti sanno a chi è indirizzato questo scritto, comunico che mi sono liberata della mia ossessione. Non ci sono sentieri, né ce ne saranno mai, che da Firenze possano condurre sul Col di Lana.
Là risiedono gli "untouchables" e per chi abbia mai visto "Il Padrino" di Coppola, non credo siano necessarie ulteriori spiegazioni. Sono la casta eletta, un manipolo di pseudo-politicanti che decidono le sorti del paese.
Detto questo, voglio inserire in questa sede il resoconto di una mia esperienza per chiarire come la "casta" scelga e gestisca i suoi intrattenimenti.
Ho partecipato a una serata alle scuole che aveva come tema la proiezione di un video sull'ascesa all'Aconcagua. Mi sono sorpresa nel dover constatare che gli interventi non sono ammessi se non gestiti come in prima media, ovvero per alzata di mano, con il professore di turno che ti concede di intervenire solo e quando lo decide lui. In una pausa dialogica in cui di permetti di fare un'osservazione (e pure encomiastica, aggiungo) vieni trattata al pari del nemico da eliminare a suon di mitra. Inesistente il senso dell'umorismo, che potrebbe risollevare simili serate dall'ossidata commiserazione per uno scalatore, il quale, dopo aver progettato per un anno una spedizione, si è fermato a 4000 metri perché aveva dimenticato a casa il diuretico. Se non si arriva in vetta, a 6950, come richiesto dalla via del trekking perché si soffre di male d'altitudine, il mondo va comunque avanti. Non è esattamente come perdere una gamba in un conflitto a fuoco mentre stai portardo soccorsi sulla linea di guerra tra l'Eritrea e l'Etiopia. Tutta questa presunzione altezzosa da galli cedroni con la coda spiegata che non riconosce la semplicità e la vittoria di chi lo merita (ovvero di chi veramente la vetta se l'è conquistata) deve essere messa a tacere. Ma già. Chi arriva per primo merita solo un filmato di venti minuti. Chi non arriva, invece, si gode il plauso delle folle e gli abbracci di tronfi palloni gonfiati biondi della casta locale. Se è lecito citare Sant'Agostino (e scomodiamo pure un santo per le intemperanze da andropausa di uno scalatore) se ti dai tanto da fare per conquistare una cima, ti inerpichi, sali, fai tanta fatica, e poi non riesci a trovare te stesso, che senso ha?
Per questa citazione devo ringraziare Ivano Pallua.
La sintesi del mio discorso è che si possono apprezzare idealmente le capacità di una persona, come quelle di un alpinista, che sono indubbie, perché lassù, o a metà della strada o ovunque si trovi prima di conquistare la cima, ha una visione del creato che io non avrò mai, che io potrò solo IMMAGINARE.
La cesura sta nel fatto che per quanto grande, ammirevole, ammirato e prode possa essere l'alpinista, se lo liberi da atrezzatura e scarponi, il più delle volte, resta solo un uomo. E spesso un uomo mediocre.
Mi sono dovuta, amaramente, convincere di questo. Per cui, rivolgendomi a quanti sanno a chi è indirizzato questo scritto, comunico che mi sono liberata della mia ossessione. Non ci sono sentieri, né ce ne saranno mai, che da Firenze possano condurre sul Col di Lana.
venerdì 26 agosto 2011
Tirando le somme a fine stagione
Agosto è ormai agli sgoccioli e sebbene le temperature rasentino ancora vertici da record le vacanze sono finite e i turisti stanno abbandonando le valli ladine per fare ritorno in città.
Tra le novità mi pare giusto ricordare che Alberto Colleselli è stato nominato Presidente della Riserva Alpina di Caccia, mentre non ho notizia dei destinatari delle altre carcihe.
Domani sera, alle 20.30, presso la sede delle scuole comunali di Colle, verrà proiettato il video sulla scalata dell'Aconcagaua.
Per concludere i migliori auguri di una pronta guarigione a Davide Colleselli, il quale si è infortunato durante una partita di calcio con una squadra locale.
Tra le novità mi pare giusto ricordare che Alberto Colleselli è stato nominato Presidente della Riserva Alpina di Caccia, mentre non ho notizia dei destinatari delle altre carcihe.
Domani sera, alle 20.30, presso la sede delle scuole comunali di Colle, verrà proiettato il video sulla scalata dell'Aconcagaua.
Per concludere i migliori auguri di una pronta guarigione a Davide Colleselli, il quale si è infortunato durante una partita di calcio con una squadra locale.
domenica 21 agosto 2011
I signori dei larici
Credo sia arrivato il momento che mi recensisca da sola. Ho il sospetto che non si sia colto il vero significato del libro al di là di qualche punta critica e sarcastica. Premetto che, normalmente, durante la stesura si sceglie uno stile, e, anche senza dilungarsi in eccessivi dettagli tecnici, è necessario capire che per mantenere viva l'attenzione del lettore è opportuno ricorrere a tutti gli stratagemmi che lo scrittore ha a disposizione, in sintesi scoccare tutte le frecce della faretra: emozioni, critica, ironia, sarcasmo, polemica. La gamma del sentimento va esplorata e riprodotta per intero se non fosse per una vile operazione di marketing. Che poi il messaggio di fondo da lanciare rimanga nascosto tra le pieghe dello scritto e che solo alcuni meritevoli possano coglierlo, non è un problema che mi riguardi. Non a me tocca il compito dell'esegesi.
Punto numero due: so che vi eravate abituati ai pastori modello Arcadia evocati da mio padre come il fantasma di Amleto, alle memorie di una vita dura e bastarda che però si sfumava nella poesia e nei vagheggiamenti della lontanza e del ricordo. Capisco appieno che sia più facile sfogliare le pagine di un libro pieno di nomi di montagne, di luoghi e fiori. Capisco, altresì, quanto sia duro accettare che l'asse di un certo tipo di vita stia altrove, possa essersi spostato altrove. Mi sorprende scoprire che vi sconvolge un Verismo degno di una pagina dei Malavoglia quando descrivo il colore di un'anima mentre siedo sullo sgabello di un chiosco e bevo come beve un uomo mentre alle donne per bene è solo concesso rimanere chiuse al sicuro del loro focolare e nella secreta e, come affermano, inviolata intimità del talamo. Cosa vi aspettate che dica? Che sono tutti bravi, buoni, felici e contenti come conigli pasquali, che tutti vanno d'accordo, che non ci sono mai liti né contrasti, che la gente è disponibile e accogliente, che nessuno tradisce nessuno e che le uniche corna che si vedono sono i palchi dei cervi e dei caprioli appesi negli ingressi. La pastorale a tinte virgiliane di tipo encomiastico ve la fate comporre su commissione.
Punto numero due: so che vi eravate abituati ai pastori modello Arcadia evocati da mio padre come il fantasma di Amleto, alle memorie di una vita dura e bastarda che però si sfumava nella poesia e nei vagheggiamenti della lontanza e del ricordo. Capisco appieno che sia più facile sfogliare le pagine di un libro pieno di nomi di montagne, di luoghi e fiori. Capisco, altresì, quanto sia duro accettare che l'asse di un certo tipo di vita stia altrove, possa essersi spostato altrove. Mi sorprende scoprire che vi sconvolge un Verismo degno di una pagina dei Malavoglia quando descrivo il colore di un'anima mentre siedo sullo sgabello di un chiosco e bevo come beve un uomo mentre alle donne per bene è solo concesso rimanere chiuse al sicuro del loro focolare e nella secreta e, come affermano, inviolata intimità del talamo. Cosa vi aspettate che dica? Che sono tutti bravi, buoni, felici e contenti come conigli pasquali, che tutti vanno d'accordo, che non ci sono mai liti né contrasti, che la gente è disponibile e accogliente, che nessuno tradisce nessuno e che le uniche corna che si vedono sono i palchi dei cervi e dei caprioli appesi negli ingressi. La pastorale a tinte virgiliane di tipo encomiastico ve la fate comporre su commissione.
sabato 20 agosto 2011
Le dolomiti: un sogno a colori
Il titolo rimanda a un percorso attraverso la via principale del paese, animata di bancarelle che segnano un viaggio cromatico rispettando le tappe di un immaginario arcobaleno. L'iter è accompagnato dalle note suggestive della numerologia e della Cabala fai da te, con qualche punta di genuina arte nelle composizioni di Antonio e nei modelli che si sprigionano dalle lignee forme piegate dalla creatività di Umberto. Per il resto si rimane nella trivialità poco originale. Non si può chiedere di più, ma è già apprezzabile il tentativo. Sempre meglio che niente.
P.s. Oggi mi è stato comunicato quanto io sia stata offensiva con il libro. Dopo tutto ho solo ricevuto a piene mani dal paese. Vorrei che qualcuno, in tutta sincerità, mi facesse un elenco dettagliato di questi tesori che io, dovrei gelosamente custodire, e dei quali dovrei essere grata. Ai posteri l'ardua sentenza.
P.s. Oggi mi è stato comunicato quanto io sia stata offensiva con il libro. Dopo tutto ho solo ricevuto a piene mani dal paese. Vorrei che qualcuno, in tutta sincerità, mi facesse un elenco dettagliato di questi tesori che io, dovrei gelosamente custodire, e dei quali dovrei essere grata. Ai posteri l'ardua sentenza.
Quando manchi la cima...
"Non permettere che la paura di perdere, ti impedisca di partecipare"
ho sentito dire una volta. Grande delusione quando si deve abbandonare una meta prefissa per un banale, banalissimo incidente. Non ti scoraggiare. Niente è andato perduto. Devi sempre ricordare che è la montagna a scegliere le modalità dell'ascesa. Non sempre è generosa e accogliente, spesso è gelosa, egoista, proteiforme, bastarda e matrigna. Non per questo non conquistare la vetta significa non aver dato il massimo, non per questo ci deve sentire abbattuti o demoralizzati. In montagna non ci sono né vincitori né vinti. Ci sono solo scalatori.
(Post Aconcagua).
ho sentito dire una volta. Grande delusione quando si deve abbandonare una meta prefissa per un banale, banalissimo incidente. Non ti scoraggiare. Niente è andato perduto. Devi sempre ricordare che è la montagna a scegliere le modalità dell'ascesa. Non sempre è generosa e accogliente, spesso è gelosa, egoista, proteiforme, bastarda e matrigna. Non per questo non conquistare la vetta significa non aver dato il massimo, non per questo ci deve sentire abbattuti o demoralizzati. In montagna non ci sono né vincitori né vinti. Ci sono solo scalatori.
(Post Aconcagua).
Tradizione e cambiamento
Non ci sono dubbi che sia utile perpetuare la tradizione, quando questa comporti il costante reiterarsi di usi e costumi fondamentali per la vita di una comunità. Innegabile, dunque, la gelosa preservazione del proprio idioma quale simbolo indicustibile e segno costante dell' individualità di un popolo. Mi piace credere che vi siano altri aspetti tali da meritare analogo trattamento, come feste, processioni o l'uso delle vesti popolari. In tal senso si ricorda che il 3 e il 4 settembre, ad Arabba, si terrà l'adunanza degli Schuetzen.
Al contrario, ogni tanto, sarebbe auspicabile una qualche modesta apertura verso proposte atte a introdurre sensibili opportunità di miglioramento. Emanuele Lorenzini aveva avuto l'idea di compilare una guida delle valli dolomitiche, dei siti, delle località e delle attività reperibili. Gli sponsor avrebbbero dovuto pagare una minima percentuale con la garanzia di sapere che, comunque, il turista, avrebbe avuto fra le mani una guida snella con tutte le informazioni utili e l'elenco di tutte le attività della zona. E' quella che in gergo si chiama pubblicità progresso. La guida ha avuto una sola edizione in quanto vi è stata un'accoglienza tutt'altro che benigna da parte dei gestori delle attività locali. Presumo di non dover aggiungere altro. Si ringrazia Emanuele per averci provato.
Al contrario, ogni tanto, sarebbe auspicabile una qualche modesta apertura verso proposte atte a introdurre sensibili opportunità di miglioramento. Emanuele Lorenzini aveva avuto l'idea di compilare una guida delle valli dolomitiche, dei siti, delle località e delle attività reperibili. Gli sponsor avrebbbero dovuto pagare una minima percentuale con la garanzia di sapere che, comunque, il turista, avrebbe avuto fra le mani una guida snella con tutte le informazioni utili e l'elenco di tutte le attività della zona. E' quella che in gergo si chiama pubblicità progresso. La guida ha avuto una sola edizione in quanto vi è stata un'accoglienza tutt'altro che benigna da parte dei gestori delle attività locali. Presumo di non dover aggiungere altro. Si ringrazia Emanuele per averci provato.
domenica 14 agosto 2011
Feste e parenti
E' iniziato il triduo di Ferragosto, già abbastanza caldo per i toni e le polemiche.
Al discotenda sono stata innaffiata da una bella quantità di testosterone e suggerisco al mio parente di guardarsi bene, la prossima volta, di fare tante storie per una vicenda di una banalità unica, perché al mondo ci sono davvero altri problemi, cominciando da quelli della sua testa se non vogliamo scomodare il debito pubblico e i bambini affamati del Terzo Mondo.
La signora di Silver, Lady Silvestra, mi ha pubblicamente accusato di avere un debole per suo marito e io pubblicamente rispondo.
Forse alcuni (e quei pochi dovrebbero essere davvero duri d'orecchie, vittime di una perforazione del timpano da spavento) non hanno ancora capito che i miei interessi sono diretti ALTROVE, a 13 km da Colle in direzione Livinallongo.... cielo.... quanto ancora mi dovrò ripetere???
La festa al discotenda è stata carina. Stasera ci sarà il noto DJ, pagato a peso d'oro.
Buona giornata a tutti.
Al discotenda sono stata innaffiata da una bella quantità di testosterone e suggerisco al mio parente di guardarsi bene, la prossima volta, di fare tante storie per una vicenda di una banalità unica, perché al mondo ci sono davvero altri problemi, cominciando da quelli della sua testa se non vogliamo scomodare il debito pubblico e i bambini affamati del Terzo Mondo.
La signora di Silver, Lady Silvestra, mi ha pubblicamente accusato di avere un debole per suo marito e io pubblicamente rispondo.
Forse alcuni (e quei pochi dovrebbero essere davvero duri d'orecchie, vittime di una perforazione del timpano da spavento) non hanno ancora capito che i miei interessi sono diretti ALTROVE, a 13 km da Colle in direzione Livinallongo.... cielo.... quanto ancora mi dovrò ripetere???
La festa al discotenda è stata carina. Stasera ci sarà il noto DJ, pagato a peso d'oro.
Buona giornata a tutti.
giovedì 11 agosto 2011
Almost leaving
Sto per partire, per tornare sui pendii assolati di Pont... (I hope). La vita volge al meglio e in questo devo ringraziare la mia fede incrollabile. Un nuovo inizio, una nuova storia. Ad majora. A presto.
PS: ci troviamo da Silver.
PS: ci troviamo da Silver.
venerdì 5 agosto 2011
News
Vi ricordo che il 12, 13 e 14 agosto ci sarà una splendida festa danzante al Discotenda di Selva con tanto di DJ doc. Per questa iniziativa ringraziamo tutti i volenterosi Collesi che, ogni anno, risollevano le sorti di un altrimenti triste Ferragosto. I volantini e la pubblicità dell'evento si possono, ormai, reperire ovunque.
Il 10 settembre, alle 15.00, se ricordo bene, Sabrina Colcuc celebrerà, nella chiesa di Colle, nozze e battesimo della sua piccola. Le mie più sentite felicitazioni alla sposa!!!!!!!!
Il 10 settembre, alle 15.00, se ricordo bene, Sabrina Colcuc celebrerà, nella chiesa di Colle, nozze e battesimo della sua piccola. Le mie più sentite felicitazioni alla sposa!!!!!!!!
giovedì 4 agosto 2011
Toccata e fuga
Anche questa volta sono rimasta a Colle solo per 2 giorni, giusto il tempo per potermi riprendere dal viaggio. Di fatto non era previsto, immaginavo di rimanere per tutto il mese. Invece sono dovuta tornare a casa per motivi di forza maggiore e, incrociando le dita, spero di rientrare in paese tra dieci giorni con migliori notizie (chiunque frequenti Silver potrà avere info più dettagliate. Non avevo finito di dirglielo, che già lo sapevano dieci persone...). Nel frattempo mi auguro che il clima migliori e la gente affluisca a frotte... ho costatato con dispiacere che non c'era davvero nessuno!
P.s. Continuo a sostenere che il vostro modo di fare la raccolta differenziata dei rifiuti è la cosa più assurda e scomoda del creato.
P.s. Continuo a sostenere che il vostro modo di fare la raccolta differenziata dei rifiuti è la cosa più assurda e scomoda del creato.
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