Questo è il mio ultimo post. In tutta sincerità, malgrado mi si accusi del contrario, sono io stanca di vedere le mie parole usate e distorte nei modi più vili. Non voglio più creare problemi e nemmeno averne. Laddove io possa aver offeso e ferito, chiedo di porre ammenda. Nell'abbandonare questi spazi, faccio però un percorso a ritroso, e voglio raccontare una storia, una storia vera.
Il dolore ti fa fare strane cose. Io credo di aver incanalato parte della mia sofferenza e della mia nostalgia tra le pagine di un libro. Lo scopo primario non era certo quello di scatenare l'inferno. In più mi piaceva un ragazzo e mi piaceva pensare di poter scrivere di lui. Ho sempre avuto una visione estremamente ideale di tutto, senza prevedere le conseguenze. Ma non ho mai usato le parole, lo scritto, per conseguire uno scopo. Volevo solo conoscere una persona. E le potevo soltanto scrivere. Questa, in realtà, è la storia che ha generato tanto scandalo e di cui mi si accusa sostenendo che mi servo di terzi per farmi pubblicità.
E' per questo che me ne vado. Perché, se come sostenete io non ho capito niente del vostro mondo perfetto, in cui tutto riluce della splendida bellezza della rocce dolomitiche, voi non avete colto né mai coglierete, forse, la natura e l'essenza più profonda della mia anima. Ho aggredito, lo riconosco. Ma vengo attaccata continuamente alla giugulare. E' stata solo legittima difesa.
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