venerdì 3 giugno 2011

L'appassionata e i larici

Sono quasi a metà de L'appassionata e l'editore è in attesa di saggiare con mano le pagine del romanzo... Vediamo di essere chiari almeno su questo punto e sfatare il mito che se io scrivo non vuol dire che sarò pubblicata. Una chiacchiera in meno da affrontare al chiosco di Silver.
Un utente che usa lo pseudonimo di "anonimo studente" posta commenti su questo blog, oltre la mia coinquilina. Sarebbe auspicabile che ci regalasse un'epifania, una sublime manifestazione di sé la prossima estate. In poche parole: chi sei? Inizia la caccia. Dice di essere studente, il che restringe il range parecchio. Innanzitutto lo ringrazio perché almeno si è espresso, nel bene e nel male. E' questo che mi piacerebbe avere: un sano contraddittorio.
Punto numero 2. i larici. Cos'è 'sto fatto che viene la gente da Fodom ad abbracciare larici in terra di Colle? Non per nulla ho scritto un libro su "I signori dei larici", i barba dei lares, come direste voi. I signori dei larici sono e devono restare "da Col", nessuna eccezione. Nessuna ripresa fotografica.

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