domenica 12 giugno 2011
Referendum
Mi auguro che siate andati alle urne e abbiate votato secondo coscienza. I quesiti referendari, come al solito, erano formulati in maniera raccapricciante. Ora, mi chiedo, se per esercitare la democrazia diretta, dobbiamo scervellarci a interpretare le norme del legislatore per siglare un SI' oppure un NO. Non è il caso di proporre delle domande semplici che tutti possano capire? Inoltre è agghiacciante che per l'abrograzione di una norma, si debba esprimere un voto positivo. L'intero meccanismo genererà una serie di confusioni non da poco. A mio avviso se non si vuole una cosa si dovrebbe dire di NO e non giocare su sottili esercizi giurisprudenziali e girare la frase, per cui, per negare, si deve usare un'affermazione. Auspico che gli elettori si siano sufficientemente informati e che trionfi il buon senso a prescindere dalle ideologie politiche.
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