Le premonizioni sono sinistre. Se ti annunciano che non devi fare una cosa, non la farai mai. E appunto stavo aspettando una risposta che poi è arrivata letale. Niente, nessun cambiamento, nessun nuovo lavoro pagato meglio. Una di quelle cose piccole, in cui ci speri davvero, ma non tanto per organizzare la vacanza del secolo in Polinesia, ma solo per cambiare la carta da parati in salotto, la quale, dopo quarant'anni, fa davvero schifo. E la notizia ti piove in testa il giorno dopo in cui ti hanno fatta sentire uno schifo, inopportuna e maldestra, invasiva e prevaricatrice. Insomma, sembra proprio che io sia un fallimento totale sul fronte umano e professionale. Vi state chiedendo se me la prendo? Be', ho avuto cinque sani minuti di arrabbiatura cosmica, in cui avrei voluto frantumare un prezioso servito di porcellana Villeroy-Bosch con annessi bicchieri di cristallo, ma poi mi sono detta: "La cosa bella è che almeno mi farò un mese di vacanze a Colle."
Insomma il modo per riprendermi lo trovo. Sopratutto se penso al Pelmo, che, in questa stagione si erge fiero nello sfondo cristallino del cielo, baciato dai colori rosati del tramonto. Se, immagino, per un attimo, la fantasia dei larici impegnati a ricoprire le fronde di gemme chiassose e rubine, con quella voglia di esistere e di rinnovarsi, mi commuovo. Non so se mi accoglierete mai come una di voi. Ma io partecipo di questo stesso spirito, meraviglioso, unico e granitico che ci fa percepire il mutamento delle stagioni e l'essere una cosa sola con la montagna.
Ecco e io sono capitata in casa con la spesa nel suddetto momento di violenza inespressa. Felice di sapere che stavi per uccidermi con un servito di porcellana Villeroy-Bosch in testa...
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